Gita in Emilia e nel Paese dei Balocchi
Qualche settimana fa, io e mio marito, siamo partiti per una breve
“gita alla ricerca di cose buone”.
Partiti di sabato mattina di buon ora, in meno di 3 ore di viaggio abbiamo raggiunto la zona di destinazione, ovvero Modena, Bologna, insomma l’Emilia Romagna e la zona del Parmigiano Reggiano DOP, dei Tortellini, dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, del Prosciutto di Modena, del Lambrusco e un sacco di altre cose buone.
Il tempo NON era affatto primaverile, purtroppo!
Ha piovuto molto, soprattutto la domenica.
Sabato ci siamo regalati un giro per le vie e le piazze della bella Modena, con il suo centro storico, riscaldato per noi da qualche tenue raggio di sole che rende unica quella città.
Non a caso Modena, con la sua cattedrale, la Torre Civica e Piazza Grande sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1997.
Girando di viuzza in piazza siamo arrivati casualmente di fronte al Mercato Cittadino coperto Albinelli.
Bellissimo!
Ovviamente siamo entrati!
Dopo tanto camminare la fame si è fatta sentire e ci siamo concessi un panino d’autore fantastico in Piazza XX Settembre, a Il Giusto Gusto.
Tra Casalgrande e Rubiera abbiamo acquistato Parmigiano Reggiano ed un profumatissimo salame (ad oggi quasi terminato!!!!) in un Caseificio locale!
Sabato sera abbiamo cenato in un bel ristorante, ubicato nell’antica scuderia e cantina del Castello di Arceto.
Abbiamo mangiato molto bene e ancora ricordiamo con
l’acquolina in bocca … e da provare a ricreare….
lo Sformato di spinaci con provola fusa, Parmigiano Reggiano
e scaglie di tartufo nero, ed il Vitello in cassetta all’emiliana con prosciutto e formaggi e spinacini al burro.
Il tutto accompagnato da un Pinot nero del 2010 di Franz Haas. Ottimo.
L’indomani, sotto una pioggia incessante, la nostra “gita” è continuata a Bologna.
Sapevate che i Portici di Bologna (….grazie ai quali abbiamo potuto lasciare l’ombrello in auto…) percorrono la città di Bologna per 40 km?
Da un portico all’altro siamo arrivati finalmente al
P a e s e dei B a l o c c h i ovvero E a t a l y,
dove, dopo aver curiosato tra gli scaffali, abbiamo pranzato alla Trattoria interna.
Ci siamo seduti appena in tempo prima che un ‘orda di turisti affamati di ogni nazionalità immaginabile cercasse disperatamente di sedersi ad uno dei tavoli apparecchiati. Io ho mangiato un buonissimo un hamburger di fassona e trevisana alla griglia ed mio marito un primo con pasta di gragnano (mio marito).
Prima di uscire, ovviamente, abbiamo fatto acquisti!
♥♥♥♥♥
Giuseppina Buti